In memoriam
Prof. Franco Vedovello
A tutti i carducciani,
purtroppo dobbiamo darvi la notizia della morte del prof. Franco Vedovello, avvenuta il 2 agosto 2009, dopo lunga malattia.
Noi figli, Sabina Marta e Carlo, e la moglie Giovanna, vi ringraziamo dell’affetto che avete sempre dimostrato nei confronti di nostro papà: la targa che gli avete consegnato nel 2007 e le bellissime foto che abbiamo rintracciato sul vostro sito sono lì a testimoniarlo.
Per chi volesse partecipare i funerali saranno domani, 5 agosto 2009 alle ore 11 presso la chiesa di S. Vittore in Milano.
A tutti voi un saluto,
Giovanna, Sabina, Marta e Carlo
Cari amici,
con grande dispiacere vi debbo comunicare la scomparsa del Professor Franco
Vedovello.
Il Prof. Vedovello, che ha insegnato presso il Liceo per decenni e ha
lasciato in molti di noi, e certamente nel sottoscritto, un ricordo grato e
indelebile, si
è spento all'età di novant'anni.
I funerali avranno luogo domani, mercoledi 5 agosto, presso la parrocchia di
S.Vittore alle ore 11.
Cari saluti a tutti
Diego Noja
Questa notizia mi riempie di una grande tristezza.
Ho avuto il Professor Vedovello come insegnante, lo ricordo come un eccellente insegnante e persona molto competente e di grande intelligenza. Aggiungerei anche di un raffinato umorismo, cosa molto difficile da trovare nelle persone attualmente.
Arrivederci Professore
Angelo
maturità '76
Il Professore Franco Vedovello era una bellissima persona. Sono in Germania di fronte al mio bambino nato tre mesi fa e noto che da settimane mi capita di ripercorrere col pensiero gli anni delle scuole. Negli anni del Liceo, persone come il Professore Vedovello costituivano la differenza il cui valore e la cui bellezza, umana e professionale, spesso si può pienamente comprendere solo con il tempo.
Claudio Greco
(Sezione C, Maturità 1979)
Solo ora vengo a sapere che il professore Vedovello, che Franco, non c'è più. Troppo dolore. Sono lieta che abbia fatto in tempo ad arrivare la targa del Carducci che gli consegnai in ospedale.
Cecilia Narducci
Ho letto con troppo ritardo della scomparsa del nostro amatissimo prof. di Storia dell'Arte.
Qui sotto troverete alcune foto che ci ha inviato due mesi fa una nostra compagna in occasione del nostro trentennale della maturità e che lo ritraggono assieme a noi della III A del 79 (ma c'è anche qualcuno della III del 78) in una mitica gita a Firenze da lui promossa fuori da ogni regola...
E' uno dei nostri ricordi più belli ...e noi lo ricorderemo sempre così.
Andrea Marcolini
(III A 1978-79)
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Della nostra classe (maturità 1979) nella prima foto (davanti a San Lorenzo) si distinguono oltre a lui
- Angela Guerrieri (di spalle che parla con lui)
- Elisabetta Severina (della maturità 1978 ! , a destra del prof in piedi)
e poi, seduti sui gradini
- Stefano Torelli (coperto)
- Giovanna Di Rosa
- Maria Teresa Trombetta
- Alessandra Zilio
- Bianca Del Bianco
- Antonio Fortichiari
(fai click sulla foto per ingrandirla) |
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Della seconda foto non so riconoscere il luogo nè gli altri presenti
(fai click sulla foto per ingrandirla)
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A casa del prof. Vedovello, che ci accoglieva sempre con affetto Emanuela Balbini (fotografa), Franca e Catia Gusmini.
Rientrare dalle vacanze non è paradigma di contentezza. Scoprire la mancanza d’uno dei tuoi professori preferiti rende la cosa davvero triste. Il primo ricordo del professor Vedovello è sempre andato a quello sguardo vispo e divertito con cui ci scrutava. Molti di noi non erano molto interessati alla storia dell’arte e lui lo sapeva bene. Come succede alle persone con intelligenza molto viva e personalità di spessore, Vedovello non dava l’impressione di soffrire granché la cosa. Sapeva catturare l’attenzione con divertente arguzia. Capiva benissimo quali fossero tra noi gli alunni genuinamente interessati e quanti solo diplomaticamente attenti, per non parlare dei recalcitranti. Poneva domande intese a farci comprendere il perché di certe cose, come –ad esempio– “cosa cavolo c’è di bello in una statua greca decapitata e tutta mutilata dagli anni?” Ricordo con orgoglio quando mi affibbiò la scrittura della scheda critica del “quadro bianco su sfondo bianco” di Kazmir Malevich. Non era davvero facile scrivere sul quel punto cardinale del suprematismo, ma quello era già di per se un attestato di stima. Mi diede un gran voto che, d’altra parte, avevo solo in condotta e in filosofia con Renato Fabietti, un altro de miei idoli del liceo. Quando -grazie all’Associazione- ho trovato l’indirizzo di Vedovello gli ho subito mandato due righe di saluto, spiegandogli chi fossi. Tra valanghe di studenti ero certo non potesse ricordarsi di me. Ci misi così anche una mia foto. Dopo pochissimi giorni la sua risposta. Non aveva avuto bisogno della foto per ricordarsi di me. Ero felice di avere ricevuto una sua lettera che ho messo via gelosamente e sono certo si ricordasse di me come di qualsiasi altro suo studente. Speravo di rivederlo a scuola, purtroppo non c’è stato modo. Lo sguardo azzurro e sornione di Vedovello continua a vivere con me da sempre e sono certo che questa bellissima figura non ha abbandonato nessuno di noi che ha avuto la fortuna di conoscerlo. Ciao professore, anche se mi mancherai sarei sempre con me. Soprattutto ogni volta che guarderò una qualsiasi opera d’arte.
Roberto Savstano
3B 1980
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